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l punto G (corrisponde alla iniziale del nome del medico Grafenberg, di origine tedesca che comunicò per primo l'esistenza di questa zona) corrisponderebbe ad una zona erogena, altamente sensibile, che si troverebbe a metà strada tra l'osso pubico e la cervice. Dico che si troverebbe perché, ancora oggi, non esistono dati certi e le varie ricerche forniscono pareri discordanti. La difficoltà nella sua individuazione sarebbe da ricercare nel fatto che, in stato di non eccitazione, le sue dimensioni sarebbero molto ridotte per assumere, in fase di eccitazione sessuale, le dimensioni di una moneta. Indipendentemente dalla reale esistenza di questo punto, le zone sensibili della vagina ci sono, si tratta di cercarle ed approdare così a scoperte piacevoli. Infatti, assumendo delle posizioni che posizionano la punta del pene nella zona indicata da Grafenberg, quando la donna è particolarmente eccitata, il punto G si trova.
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Dr. Andrea Fissi Studio di Psicoterapia e di Sessuologia - Via della Cernaia 25, 50129 Firenze (FI) - Tel. 055/474847
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l punto G (corrisponde alla iniziale del nome del medico Grafenberg, di origine tedesca che comunicò per primo l'esistenza di questa zona) corrisponderebbe ad una zona erogena, altamente sensibile, che si troverebbe a metà strada tra l'osso pubico e la cervice. Dico che si troverebbe perché, ancora oggi, non esistono dati certi e le varie ricerche forniscono pareri discordanti. La difficoltà nella sua individuazione sarebbe da ricercare nel fatto che, in stato di non eccitazione, le sue dimensioni sarebbero molto ridotte per assumere, in fase di eccitazione sessuale, le dimensioni di una moneta. Indipendentemente dalla reale esistenza di questo punto, le zone sensibili della vagina ci sono, si tratta di cercarle ed approdare così a scoperte piacevoli. Infatti, assumendo delle posizioni che posizionano la punta del pene nella zona indicata da Grafenberg, quando la donna è particolarmente eccitata, il punto G si trova.